riflessioni

Benedetto XVI: un ingannevole concetto di libertà

Questo lavoro educativo si vede però ostacolato da un ingannevole
concetto di libertà, in cui il capriccio e gli impulsi soggettivi
dell’individuo vengono esaltati al punto da lasciare ognuno rinchiuso
nella prigione del proprio io… Oggi più che mai si ha bisogno della
testimonianza e dell’impegno pubblico di tutti i battezzati per
riaffermare la dignità e il valore unico e insostituibile della
famiglia fondata sul matrimonio fra un uomo e una donna e aperto alla
vita, e anche della vita umana in tutte le sue fasi.

 
5) IN LIBRERIA:
http://www.totustuus.net/modules.php?name=Forums&file=viewforum&f=24
Plinio Corrêa de Oliveira e la crisi del secolo XX nella Chiesa

Del resto, attorno alla "questione Concilio" maturarono veleni ben
più antichi della convocazione di quell’assise, dei suoi lavori e
soprattutto di quei suoi testi che troppi citano e pochi leggono,
molti ignorano e innumerevoli travisano. La posta giocata attraverso
il Concilio, infatti – o usando il Concilio come scusa –, si è
incentrata sulla pertinenza, o meno, del cristianesimo cattolico
rispetto alla storia dell’uomo, dunque sul diritto di cittadinanza
che ha il giudizio del cristianesimo sulla realtà, che ha l’umanesimo
autentico di cui esso è portatore, insomma che hanno la cultura e le
civiltà in cui esso s’incarna, e questo sempre, quindi anche hic et
nunc, ovvero in un preciso frangente, cioè in questo particolare
momento storico.

 Antonio Socci
http://www.antoniosocci.it/

Un 20enne di fronte alla morte e quella cosa dell’altro mondo che
sono… i cristiani
"Le scrivo perché anche oggi entrando a scuola abbiamo respirato
un’aria di morte". Comincia così la lettera che mi ha scritto Marco,
19 anni, di Firenze. "Stanotte una ragazza che frequentava il terzo
anno è morta dopo una notte di coma irreversibile. La sera prima
stava andando in discoteca, era in macchina con altri ragazzi (…) la
macchina si è schiantata contro un albero. La nostra scuola era già
stata protagonista di grandi fatti di morte: tre anni fa, una ragazza
che frequentava l’ultimo anno si è suicidata gettandosi da una
finestra del terzo piano.

13) Il Timone
http://www.iltimone.org/newsArt.php?idArt=89
Il caso di Eluana Englaro. Uccidete le vostre anime
Vogliono la morte per fame e per sete di una donna ancora viva. Ma
voglio soprattutto togliere all’umanità il tempo del pentimento e
della conversione. Ecco perché lo fanno. La vicenda di Eluana Englaro
aggiunge un tragico tassello al mosaico messo insieme in questi
decenni dalla cultura della morte. Sarà bene scavare più in
profondità in questa storia, alla ricerca del meccanismo che rende
così efficace l’azione dei nemici della verità e della vita.

14) Luci sull’Est
http://www.lucisullest.it/dett_news.php?id=4429

L’opposizione al Magistero petrino impedisce l’unità dei cristiani
In non poche Lettere pastorali non si cita più il Papa quale termine
di paragone dell’autenticità e garante della cattolicità
dell’insegnamento episcopale, ma il Cardinale o il teologo, il laico,
magari non credente, o il monaco di grido del momento, ritenendoli
interpreti autorizzati dell’insegnamento ufficiale della Chiesa.
Inoltre talora si dà l’impressione di pensare che una loro
dichiarazione, anche se difforme dalla verità cattolica, abbia uguale
peso di un intervento pontificio.

15) "LOBBYING ETICO"
http://www.fattisentire.net/
Salvate il matrimonio !!!
Superior stabat lupus è l’incipit di una notissima favola di Fedro. È
anche la frase che meglio ricorda l’arroganza di chi si considera il
più forte e trova ogni pretesto per divorare il più debole. Sempre
ovviamente in nome della giustizia. Invitiamo a scrivere ai politici
della propria circoscrizione attraverso il "sistema portalettere" di
FattiSentire.net, utilizzabile all’indirizzo
http://www.fattisentire.net/modules.php?name=invio_mail2

16) Comitato verità e Vita
http://www.comitatoveritaevita.it/
La legge 40 tutela davvero tutti i soggetti coinvolti?

Davanti al Tribunale di Palermo si sta svolgendo un processo a carico
di alcuni medici accusati di avere provocato la morte di una donna
per averla maldestramente curata della sindrome da iperstimolazione
ovarica che l’aveva colpita dopo essersi sottoposta, a Bologna, ad un
ciclo di fecondazione assistita. La donna era morta a Palermo il 18
aprile 2004, pochi giorni dopo l’entrata in vigore della legge 40
sulla procreazione medicalmente assistita.Prescindendo dalla
questione delle responsabilità individuali dei sanitari, il triste
evento ricorda a tutti un fatto: la procreazione…

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